Risposta
di Roberto Venturini:
Devo specificare che, dal io punto di
osservazione sono assolutamente neutro rispetto alle tecnologie -
possiamo dire che sostanzialmente non mi interessa cosa venga usato
purchè faccia quello che voglio fare e lo faccia in maniera efficace
ed efficiente.
Non parlerei quindi di Jungla informatica ma semmai di jungla del
marketing/communication.
Detto questo ribadisco che i
software non possono aiutare l'utente a fare cose che l'utente stesso
non sa fare. Mi aiutano a fare meglio cose che già so come
fare; per il fatto che uso word non vuol dire che posso diventare un
grande scrittore, usando Photoshop non divento un artista.
Monitorare i propri utenti: possiamo
vedere un paio di casi.
a) monitorare il traffico sul sito, con strumenti quali web trends,
che producono grafici interessanti che bisogna però saper leggere,
avendo in testa l'idea e la conoscenza di cosa possono voler dire
certi dati
b) monitorare l'utenza in termini di
CRM: qui entrano in gioco strumenti di data Mining, e-crm e
quant'altro. Parliamo di investimenti di centinaia di milioni se non
di miliardi e, come insegna la storia recente, è facilissimo spendere
cifre a 9 zeri per acquistare Broadvision e poi lasciarlo inutilizzato
perchè non si è in grado di costruire i modelli decisionali/previsionistici
sulla cui base farlo lavorare.
Gli strumenti per attuare il Web
marketing sono:
- una visione strategica chiara
- persone competenti
- un po' di ispirazione
- metodo e olio di gomito
Sulle metodologie per definire gli
obiettivi: il tema è vastissimo e attiene più a tematiche "aziendalistiche"
che di web marketing specifiche.
Per iniziare consiglio di documentarsi su testi tradizionali di
management by objective e/o programmazione aziendale
Analisi partnership.
Anche qui è complicata. Banalizzando possiamo dire che, una volta
stabilito cosa vogliamo fare e chi ci servirebbe avere a fianco,
possiamo andare ad esplorare il mercato in cerca di candidati. La
valutazione si fa in base a elementi qualitativi
(feeling, informazioni da conoscenti/consulenti, conoscenza diretta
delle persone in quell'azienda...) e quantitativi
(ad es. analisi di bilancio, di mercato/quote, di politiche di
investimenti, assetti societari etc)
Ovviamente poi si deve passare a fasi
di negoziazione dove si deve valutare il risultato atteso della
partnership e le proposte della controparte in base a criteri che,
alla fin fine, sono sempre (direttamente o indirettamente) economici,
di convenienza
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